Come funziona l'orologio: come si chiamano le parti dell'orologio

L’esigenza di misurare il tempo ha radici antichissime e ha portato, col tempo, all’invenzione dell’orologio da polso. Questo oggetto, che indossiamo quotidianamente ormai quasi senza pensarci, per funzionare si basa su meccanismi complessi, che sono stati perfezionati nel corso dei decenni. Scopriamo allora come funziona l’orologio e come si chiamano tutte le parti che lo compongono. 

Come funziona l’orologio meccanico?

Un orologio meccanico è qualsiasi orologio che, per funzionare, ha bisogno di un meccanismo, anche noto come movimento o calibro, che si basa su una riserva di carica. 

La riserva di carica indica quanto tempo può funzionare un orologio prima di fermarsi e dover essere ricaricato. Il meccanismo dell’orologio, infatti, al suo interno nasconde una molla a spirale che, quando l’orologio viene caricato, si restringe, per poi distendersi col tempo, rilasciando la riserva di carica. Di solito, negli orologi meccanici con ricarica manuale, la molla impiega circa 48 ore a distendersi completamente, ma ne esistono con una riserva superiore o inferiore. 

Gli orologi meccanici manuali, quindi, devono essere regolarmente ricaricati perché la riserva di carica al loro interno si esaurisce col passare delle ore. Esistono, però, anche gli orologi meccanici automatici che sono in grado di conservare la riserva di carica a patto di venire indossati regolarmente: in questo caso, infatti, l’orologio continua a ricaricarsi proprio grazie al movimento del polso. 

Come si chiamano le parti dell'orologio?

Il meccanismo o calibro o movimento di un orologio, alla base del suo funzionamento, non è visibile dall’esterno: si nasconde, invece, all’interno della cosiddetta cassa, un termine specifico per indicare la parte dell’orologio che contiene tutte le sue componenti meccaniche, di solito in acciaio inox. Le altre parti che compongono l’orologio sono: 

  • anse: i componenti che collegano il cinturino dell’orologio, la cui distanza permette di calcolare anche la grandezza della cassa;
  • corona: il meccanismo da girare per regolare l’orario dell’orologio;      
  • cinturino: la parte che permette di tenere l’orologio allacciato al polso, può essere costituito da diversi materiali; 
  • ghiera: la parte esterna della cassa, che permette di collegare cassa e anse e, in alcuni casi, può anche essere rotabile; 
  • vetro o cristallo: il vetro che protegge l’orologio dallo sporco o dagli urti, può anche essere fatto di plastica; 
  • quadrante: la parte più estetica dell’orologio, il modo in cui si presenta ed è organizzato (numeri arabi, numeri romani, delle semplici linee, e così via). 

Come funziona l'orologio: come si chiamano le parti dell'orologio

Come funziona l’orologio al quarzo?

L’orologio meccanico non è, naturalmente, l’unico esistente: ne esistono anche altre tipologie. Per esempio, un modello molto particolare è quello al quarzo, che funziona in maniera completamente diversa. Prima di tutto, infatti, questa tipologia di orologi si muove grazie alle pile, ricaricabili o da sostituire quando scariche (possono durare anche per anni). 

Gli orologi al quarzo devono il loro nome a un piccolo pezzo di quarzo, situato all’interno della cassa, che contiene una vibrazione, grazie alla quale è possibile misurare il tempo. 

Questa caratteristica garantisce a questa tipologia di orologi innumerevoli vantaggi: 

  • sono relativamente economici
  • sono estremamente precisi
  • durano a lungo. 

Gli orologi water resistant

Ora che abbiamo capito, in generale, come funziona l'orologio, è importante ricordare un'altra caratteristica che può possedere. Gli orologi possono infatti essere water resistant, ossia permettere di immergersi in profondità senza paura di rovinare il meccanismo al loro interno. La questione è, però, molto più complessa, visto che ogni orologio garantisce la sua impermeabilità solo fino a una certa pressione applicata dall’acqua. Se sottoposti a una pressione superiore rispetto al loro limite, infatti, anche gli orologi water resistant possono rovinarsi. 

Risulta quindi fondamentale imparare a interpretare le indicazioni che è possibile trovare sul quadrante o sul retro della casa di ogni orologio water resistant, che indica la resistenza di un orologio all’acqua in bar, metri o atmosfere (ATM). Ecco come interpretare quelle cifre:

  • 30 metri / 3 ATM /3 BAR: un orologio simile riesce a resistere a piccole quantità di acqua, quindi è possibile indossarlo senza aver paura degli schizzi di pioggia o di acqua mentre ci si lava le mani;
  • 50 metri / 5 ATM / 5 BAR: può essere utilizzato durante la doccia o il bagno e anche per nuotare in piscina, se l’attività è di tipo leggero;
  • 100 metri / 10 ATM / 10 BAR: la scelta adatta per nuotare tranquillamente e se si ha bisogno di un orologio per le immersioni che non superino i 20-30 metri di profondità;
  • 300 metri / 30 ATM / 30 BAR o più: l’orologio perfetto per delle immersioni anche molto profonde.

Nel caso si opti per un orologio di questo tipo, è bene non superare i limiti indicati dai valori di impermeabilità e sottoporre l’orologio a un controllo periodico e a una regolare manutenzione delle guarnizioni, che proteggono il calibro dall’acqua. Attenzione in ogni caso ai tuffi e all’acqua troppo calda, che potrebbe causare dei danni, e a non posizionare l’orologio sotto un getto diretto

Categories: Magazine